Ogni piattaforma vuole trattenere il pubblico sulle proprie pagine. Il motivo è semplice: guadagnare di più con la vendita degli spazi pubblicitari. Su questo punto Facebook è imbattibile: mette a disposizione una delle migliori realtà in circolazione per investire nell’advertising.
Chi lavora con l’inbound marketing lo sa bene: la pubblicità è un canale indispensabile per intercettare le persone giuste. Obiettivo? Farsi trovare dai potenziali clienti nel momento in cui hanno bisogno di te. In questo processo è importante puntare sui contenuti capaci di soddisfare le esigenze, ma anche sulla pubblicità che si allontana dalla pura e semplice interruzione (fonte gif La Stampa).
In questo percorso si inserisce Facebook Canvas, un modo nuovo di pensare la pubblicità. Alla base di questa decisione c’è un’attenta analisi dei dati legati alle abitudini degli utenti. Qual è il futuro del web? Come si muove l’user experience? Cosa cercano le persone? La risposta è semplice…
Questa è la direzione da seguire. Le nuove tecnologie permettono un passaggio dei dati sempre maggiore, e la fruizione dei contenuti video incontra una resistenza minore in termini tecnici. La penetrazione degli smartphone è in aumento e si adatta all’uso dei nuovi codici della comunicazione digitale: schermi ampi, risoluzioni eccellenti, processori capaci di macinare informazioni con una velocità nuova.
Il web è mobile, il web è video. O meglio, è multimediale. Per questo chi si occupa di una content marketing strategy deve prendere coscienza di queste spinte verso una rielaborazione dei codici. Le vecchie pubblicità non funzionano più, così come non funzionano i banner, le notifiche, i pop up che invadono la scena: il passaggio da interruption a permission marketing è sempre più evidente.
Ecco perché l’idea di Facebook Canvas non è quella di implementare l’advertising video. Sì, questo settore è importante perché i numeri sono chiari: 100 milioni di video (fonte reelseo.com) visti ogni giorno. Ma prova a incrociare questi dati con lo studio di Google. I millennials usano lo smartphone per guardare contenuti video, e non lo fanno come seconda scelta:
Ecco perché è necessario un nuovo modo di pensare la pubblicità. Facebook Canvas dà la risposta a queste esigenze: si presenta come una suite di strumenti per creare nuove inserzioni pubblicitarie capaci di unire video, foto, testi, grafiche, call to action. Qui, in altre parole, puoi lavorare sullo storytelling.
Per approfondire: come creare un copy efficace per la campagna Facebook.
Questo è l’obiettivo principale di Facebook Canvas: dare agli inserzionisti uno strumento per fare storytelling aziendale. Per raccontare il brand o il prodotto attraverso testo, immagino e video: ogni codice diventa utile per trasformare l’advertising in narrazione.
Come funziona Canva? Gli esempi che puoi trovare in rete suggeriscono un modello di pubblicità nuovo, basato sulla creatività e su un concetto chiave: verticalità. Il telefonino diventa uno strumento da sfogliare dal basso verso l’alto per scoprire nuovi passaggi della storia. Guarda l’esempio di Wendy’s: ogni ingrediente diventa un elemento della storia e il risultato è chiaro, creare una conversione.
Puoi dare uno sguardo agli altri esempi di Canvas su Facebook.com: qui trovi anche le inserzioni create per BMW e Netflix. L’idea è quella di trasformare l’advertising in intrattenimento per emozionare e attirare l’utente, e soddisfare determinate emozioni.
In questo caso non posso ignorare il corporate advertising di grandi brand che da anni seguono l’idea di una narrativa del proprio prodotto. La pubblicità della Apple, The Song, ne è un esempio: computer e tablet sono strumenti che vengono usati per creare emozioni e che quasi scompaiono. Il video non pubblicizza l’iPad ma mostra come posso sfruttarlo nei momenti speciali.
Questa è la grande rivoluzione di Facebook Canvas: dà a tutti la possibilità di creare creare storytelling. Non svilisce lo strumento, per creare una grande pubblicità hai bisogno di un team capace di creare e montare contenuti. Senza dimenticare chi si occupa della scrittura e della strategia di base. C’è bisogno di coerenza tra i codici e le piattaforme. Ma Facebook ti invita a raccontare la tua storia con le emozioni, e non solo con slogan e link.
Il meccanismo è semplice: hai una piattaforma, hai degli strumenti per importare i contenuti, hai la possibilità di montare il tutto e salvare il prodotto da sfruttare nell’inserzione. Come suggerisce l’articolo di www.jonloomer.com, il processo è piuttosto intuitivo e si divide in passaggi obbligati in base al tipo di materiale:
Dai un nome al tuo Canvas, seleziona un tema, scegli un header e inizia a lavorare con i contenuti. Carica quello che ti serve per raccontare la tua storia, ottimizza i passaggi necessari con caroselli ed eventuali prodotti da vendere, porta l’utente verso lo scopo finale grazie al bottone call to action. Facebook Canvas è uno strumento che rivoluziona il mondo dell’advertising: puoi raccontare una storia attraverso una piattaforma capace di sintetizzare codici differenti.
Senza dimenticare il punto di partenza per questa nuova avventura: uso del mobile da parte degli utenti. Canvas è pensato per questo, per creare contenuti da sfogliare con le dita e con rapidità. I codici visual dominano, i testi invitano all’azione, questa è una vera esperienza per il tuo brand.
Per sfruttare questo tool puoi usare il Canvas Builder nel Power Editor o il tab Publishing Tools sulla Fan Page. I primi test presentano risultati ottimi (53 percent of users viewed more than one-half of those ads, with an average view time of 31 seconds, rising to around 70 seconds for the top-performing ads), ma tu sei pronto per questo strumento? Credi che sia adatto alle tue esigenze? Aspetto la tua opinione nei commenti.
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